Sindaci uniti rinnovano il loro patto per l’identità coesa del Chianti

“Il vero Chianti siamo noi”. E’ il messaggio che ancora una volta insieme i sindaci del Chianti fiorentino e senese, riuniti nella splendida cornice di Badia a Passignano, hanno confermato e rilanciato nell’ambito degli accordi della Conferenza dei sindaci del Chianti. La formula vincente per rendere il Chianti forte e concorrenziale sta in una sola parola: “uniti”. Ne sono convinti i sindaci Marcello Bonechi, Pierpaolo Mugnaini, Paolo Sottani, Fabrizio Nepi, Massimiliano Pescini, Giacomo Trentanovi, David Baroncelli, firmatari del rinnovo del patto che sottoscrive la volontà e l’impegno di continuare a lavorare insieme come un’unica identità territoriale.

“Insieme possiamo fare tanto e ambire alla realizzazione di obiettivi importanti, con un impegno e uno sforzo condiviso da parte di tutti noi – hanno dichiarato i primi cittadini di Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti, Radda in Chianti, San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa – un passo significativo, quello compiuto dalla Conferenza dei sindaci, che pone le basi di una collaborazione più intensa che guarda al futuro”. Un Chianti che si presenta all’esterno non più diviso tra province e comuni ma come un unico territorio forte e coeso, connotato da un’identità specifica e dalla qualità del paesaggio, delle produzioni enogastronomiche e dei beni culturali che oggi rappresentano un modello della Toscana e un’immagine del nostro territorio in tutto il mondo”.

“La nostra scommessa sul futuro – proseguono i sindaci – punta a rendere lo sviluppo rurale più incisivo, ad incrementare la capacità di valorizzare e promuovere il patrimonio culturale anche attraverso la candidatura del Chianti a patrimonio Unesco, a valorizzare le produzioni tramite gli accordi come il Biodistretto e l’accordo per il Turismo di ambito unico della promozione del Chianti”. Uno dei passaggi più rilevanti della Conferenza dei sindaci è stata la costituzione del Distretto rurale del Chianti. “Attraverso la firma dei sette comuni – concludono – abbiamo determinato insieme e in stretta collaborazione con il Consorzio Vino Chianti Classico e tutte le aziende locali un lavoro omogeneo sulla produzioni di qualità e tradizionali rilanciando il biodistretto come organismo unitario delle produzioni biologiche e investendo sull’accordo dell’Ambito unico del Turismo, riconosciuto dalla Regione Toscana, un’importante operazione di rete che mette al centro il Chianti e attribuisce un ruolo fondamentale ai comuni uniti per lo sviluppo dei nostri territori”.