Menù etnici nelle scuole

I Comuni dell’Unione del Chianti coltivano l’integrazione, il dialogo e la conoscenza reciproca nelle mense scolastiche. Giornate dedicate alle ricette gastronomiche di diversi paesi del mondo per oltre 3mila studenti

L’istinto nel cibo è tutto. Anche quello dei più piccoli è una risorsa che va alimentata, educata, stimolata. Con il menù dell’Unione comunale del Chianti fiorentino, proposto nelle scuole come esperienza di conoscenza, condivisione e integrazione, gli studenti sono invitati a realizzare un giro intorno al mondo, a navigare con i sapori tra i piatti del Mediterraneo e dell’Oriente per aprirsi alla conoscenza di culture e tradizioni gastronomiche diverse e lontane da quella nostrana. Grazie al supporto delle dietiste, dei cuochi e del gestore del servizio di refezione scolastica Cir Food, i Comuni si propongono di stimolare e investire sulla curiosità dei gourmet in erba, sullo slancio gioioso e spontaneo dell’esplorazione che cresce e diventa grande, si traduce in capacità di adattamento, matura con il concetto necessario della tolleranza e del dialogo.

La conoscenza della realtà passa anche attraverso la scoperta del gusto e la ricerca di qualcosa di bello, buono, che si rivela affine al nostro sentire, è un modello che possiamo trasmettere a tavola. Chi assaggia, sin dall’infanzia, si scopre archeologo, scava nel passato di una pappa al pomodoro e ne fa affiorare il valore delle origini, quando era distesa di grano e pianta nell’orto di casa, cerca e trova le radici, i profumi di campagna, il ritmo lento e consapevole del buon vivere nel Chianti, in armonia con l’ambiente e a contatto con la gente.  “Con lo stesso principio – affermano i sindaci Massimiliano Pescini, David Baroncelli, Paolo Sottani e Giacomo Trentanovi – pensiamo che il risotto alle verdure e il Tikka Masala possano stringersi la mano, diventare complici nel gioco delle esperienze culturali a misura di studente e permettere la convivenza tra piatti tipici italiani e stranieri. Ecco che il piatto multietnico si fa compagno ideale per imparare e conoscere gli altri, confrontarsi con ciò che è diverso da noi”. Nel menù delle scuole del Chianti tante le ricette di particolare interesse come il piatto nazionale dell’Albania il Tasqebap, uno spezzatino a base di carne che può essere servito con il sugo, la Ciorba di patate, specialità della cucina romena, una succulenta zuppa di carne e verdure e spazia dal Tikka Masala, piatto indiano a base di curry con bocconcini di pollo marinato con spezie e yogurt, alle Croquestas de Pescado, dalla tradizione della cultura gastronomica dell’Argentina. Sono previsti anche piatti dedicati ai bambini celiaci, privi di glutine, e ricette che esaltano occasioni di festa come quelle di Halloween, Natale, Pasqua e la tradizione regionale italiana. Nel menù sono presenti prodotti del territorio della Regione Toscana, come la carne rossa di razze autoctone, le carni suine, i formaggi prodotti in Toscana e in Emilia Romagna, gli ortaggi, i legumi, i prodotti della panificazione, lo yogurt e la frutta. Inoltre quest’anno uno spazio particolare, pari al 30 per cento sulla fornitura complessiva, sarà riservato alla pasta e alle arance biologiche provenienti dalle terre confiscate alla criminalità organizzata.

L’avventura tra i sapori coinvolgerà oltre 3mila bambini nei comuni del Chianti dove la percentuale rilevata di studenti stranieri raggiunge il 10-11%. Ancora più consistente il dato registrato a Greve in Chianti, comune in cui la presenza dei bambini di origine straniera supera il 12%. La proposta dei menù etnici è elaborata in collaborazione con gli Istituti comprensivi e in alcuni casi con i genitori stranieri. Nella scuola di Panzano il dato è esemplare: la prima classe della primaria è costituita da 7 bambini stranieri e 3 italiani, in generale si sfiora il 70% di bambini stranieri sulla popolazione scolastica di Panzano. In questo caso, considerato il numero degli alunni di origine straniera, soprattutto albanesi, romeni, kossovari, la giunta Sottani è intervenuta per rispondere ad un’esigenza specifica di supporto nell’apprendimento dei bambini stranieri con un progetto specifico chiamato ABC Diamoci da fare che mette a disposizione un educatore nella fascia pomeridiana per aiutare i bambini stranieri ad apprendere la lingua italiana.

Un’altra novità è legata al progetto Chef tra le mense. I Comuni ripropongono alcune rivisitazioni degli chef che hanno aderito al progetto e sorprendere i bimbi con una presentazione originale del piatto, giocando sui colori, sulle forme e soprattutto insegnare gli studenti a cogliere l’importanza di mangiare con gusto, di avere rispetto per il cibo e per chi se ne occupa. “Il nostro è un menu che si propone di migliorare l’appetibilità dei piatti, orientati a conquistare i palati più difficili attraverso l’utilizzo di produzioni tipiche, di alta qualità e di provenienza locale. Mangiare vuol dire prima di tutto condividere un momento culturale, comunicare ed entrare in relazione con l’altro attraverso uno strumento che favorisce conoscenza e integrazione. Ingegno, varietà e fantasia a scuola sono utili anche a contrastare il fenomeno del rifiuto e dello spreco. I bambini lo sanno ma aspettano che diamo loro la giusta dose di fiducia”.

Menù completo Scuola Infanzia e Primaria