Costituzione del Distretto Rurale Chianti

Tre secoli di vino. Trecento anni di storia, un percorso secolare, fatto di passioni, abilità e tradizioni contadine, segnato dall’alta qualità delle produzioni vinicole che oggi identificano un territorio e il suo vino, fusi nel valore di un unico brand noto in tutto il mondo.
Il protocollo siglato dai Comuni definisce il Chianti, nella sua identità e centralità storico-geografica, come il territorio corrispondente alla zona di produzione del vino DOCG Chianti Classico. Il distretto rurale, caratterizzato da un assetto e politiche di sviluppo unitari, comprende nella sua sfera di azione istituzionale gli interi territori dei Comuni di Barberino, Castellina, Castelnuovo, Greve, Radda, San Casciano, Tavarnelle.
Dopo la firma del protocollo d’intesa per la costituzione del Distretto Rurale del Chianti, mercoledì 11 gennaio presso la sede del Consorzio Vino Chianti Classico alla Sambuca, un nuovo incontro che ha sancito un ulteriore avvicinamento verso la richiesta, da avanzare alla Regione Toscana.
Insieme ai rappresentanti del Gallo Nero, presenti alcuni sindaci dei sette comuni che hanno sottoscritto l’accordo, insieme a molti assessori e tecnici delle rispettive amministrazioni comunali.
A coordinare il lavoro l’Università di Firenze, con Daniela Toccaceli e Alessandro Pacciani, ordinario di Politica Agraria e Agro Alimentare presso l’Ateneo fiorentino.
Ed è lo stesso Pacciani a confermare che “il Distretto Rurale del Chianti non riguarderà solo l’agricoltura, ma il turismo, i servizi, l’artigianato. Tutto il territorio sarà protagonista: certo, il vino è un importante elemento catalizzatore. Ma qui parliamo di una identità collettiva”.
Il riconoscimento da parte della Regione Toscana dovrebbe avvenire entro la primavera prossima. Da quel momento il territorio potrà sviluppare al meglio le progettualità.